Sardegna e Sicilia, Tirrenia blocca i traghetti.
Le navi Tirrenia che collegavano Sardegna e Sicilia non viaggiano più. Rimangono a terra pochi passeggeri, ma il problema maggiore in questo momento, sono il blocco delle merci.
Il debito da 180 milioni non è stato ancora saldato da parte del gruppo di Vincenzo Onorato vero lo Stato, pertanto le navi si fermano da oggi. È subito emergenza merci, dopo le difficoltà dovute dalle restrizione del Decreto per fermare il Coronavirus, si aggiunge anche questo improvviso stop delle navi Tirrenia.
Una questione finanziaria, debiti e crediti di società intrecciate. 180 milioni attesi dallo Stato da anni per l’acquisizione della vecchia società pubblica. Avviato oggi, dopo tante sentenze, vendite non concluse di traghetti e multe, da parte dei commissari della vecchia società Tirrenia, un sequestro conservativo della Cin, nuova compagnia creata al momento del trasferimento di proprietà da parte dello Stato e successivamente rilevata dall’armatore Vincenzo Onorato (gruppo Moby).
La motivazione del blocco dei conti è quello di assicurarsi le somme che l’armatore Onorato non ha ancora versato allo Stato per l’acquisizione della Tirrenia. Pertanto I commissari Beniamino Caravita, Stefano Ambrosini e Gerardo Longobardi, hanno eseguito oggi il sequestro conservativo
Il blocco dei traghetti è arrivato subito, in risposta da parte di Onorato, precisando che la società è liquida ma con il blocco dei conti vi è l’impossibilità di operare. Pertanto sarà impossibile continuare il servizio programmato per oggi su tutte le linee per la Sardegna, Tremiti e Sicilia.
L’emergenza aumenta e si complica in quanto, da oggi, si rischia un caos con il trasporto merci e lo spostamento delle persone autorizzate per ragioni di salute o lavorative, rischiando il vero isolamento con grossi problemi per la popolazione.