MOSTRA FOTOGRAFICA FEDERICO FELLINI

Questa sera, a Porto San Paolo, ci sarà l’apertura della mostra fotografica su Federico Fellini. Rimarrà aperta da Lunedì a Venerdì dalle 19.30 alle 22.00, mentre sabato e Domenica dalle ore 17.00 sempre alle ore 22.00.

Tra gli eventi collaterali previsti dal Festival del Cinema Tavolara, quest’anno ci sarà una interessante mostra su Federico Fellini, aperta tutte le sere a Porto San Paolo da questa sera alle 19.00 e sino al 19 Luglio.

Le foto in mostra, realizzate da alcuni tra i più importanti fotografi italiani, sono state gentilmente concesse dal centro cinema città di Cesena e dal suo direttore Antonio Maraldi. Raccontano, sul filo della memoria, l’itinerario artistico del grande maestro, con alcune locandine originali dei suoi film. Il vago disordine della sala riprende il caos onirico e circense del set di 8  ½, ben rappresentato in mostra dagli scatti di Paul Ronald.

Federico Fellini Rimini, 20 gennaio 1920-Roma, 31 ottobre 1993, considerato uno dei maggiori registi della cinematografia nazionale e mondiale, nell’arco di quarant’anni – da Luci del varietà del 1950 a La voce della luna del 1990 – ha “ritratto” una piccola folla di personaggi memorabili. Definiva se stesso “un artigiano che non ha niente da dire, ma sa come dirlo“. Ha lasciato opere ricche di satira e velate di una sottile malinconia, caratterizzate da uno stile onirico e visionario. I suoi film La strada, Le notti di Cabiria, e Amarcord hanno vinto l’Oscar al miglior film straniero. Candidato 12 volte al Premio Oscar, per la sua attività da cineasta gli è stato conferito nel 1993 quello alla carriera. Ha vinto inoltre la Palma D’oro a Cannes nel 1960 e il Leone d’oro alla carriera a Venezia nel 1985.

Il grande successo internazionale arriva grazie al film La strada, girato nel 1954. Il film racconta il tenero, ma anche turbolento, rapporto fra Gelsomina, interpretata da Giulietta Masina e Zampanò, interpretato da Antony Queen, due strampalati artisti di strada che percorrono l’italia del dopoguerra. Dopo Il bidone, che riceve una gelida accoglienza Il successo torna con il film Le notti di Cabiria, con il quale vince il premio Oscar. Anche in questo caso, protagonista è Giulietta Masina. Nel 1960 esce La Dolce vita. La pellicola destò scalpore e polemiche perché descriveva, in maniera graffiante, una certa decadenza morale, dentro il benessere economico acquisito dalla società italiana.Interprete del film, insieme con Marcello Mastroianni, Anita Ekberg che sarebbe rimasta, con la scena del bagno nella Fontana di Trevi, nell’immaginario collettivo. la Ekberg sarà ancora con Fellini nel 1962 per Boccaccio ’70, Le tentazioni del dottor Antonio, assieme a Peppino De Filippo. Il film fu premiato con la Palma d’oro al Festival di Cannes.

Arriva quindi la stria di un regista che voleva fare un film ma non si ricorda più quale. Il lungometraggio, girato nel 1963, prende il titolo di 8 ½ poiché questa pellicola viene dopo sei film interamente da lui diretti, più tre “mezzi” film, costituiti dalla somma “ideale” di tre opere codirette con altri registi (cioè Luci del varietà, diretto con Lattuada, l’episodio Agenzia Matrimoniale ne L’amore in città e l’episodio Le tentazioni del dottor Antonio in Boccaccio ’70), vincerà il premio Oscar, ed è considerato uno dei più grandi capolavori della storia del cinema. In Giulietta degli spiriti, ancora con la Masina (1965), Fellini adotta per la prima volta il colore, dopo l’esperimento de Le tentazioni del dottor Antonio del 1962. Tornato sul set, nel 1968 gira un episodio del film Tre passi nel delirio; l’anno seguente realizza Block-notes di un regista, cui segue il film Fellini Satyricon (1969). E sarà di nuovo grande successo. La produzione successiva di Fellini segue ancora un ritmo ternario: I Clowns (girato per la TV, 1970), Roma (1972) e Amarcord (1973) sono tutti incentrati sul tema della memoria. Il film conclusivo, Amarcord, vince l’Oscar. Dopo Casanova, del 1976, è il turno di Prova d’orchestra (1979), considerato il suo film più “politico” e La città delle donne (1980). L’ultimo decennio di attività è caratterizzato dai suoi ultimi lavori: E la nave va (1983), Ginger e Fred (1986), Intervista (destinato alla TV, 1987), e La voce della luna (1990). Il film susciterà l’attenzione per la scelta insolita dei protagonisti, Roberto Benigni e Paolo Villaggio. Il 29 marzo 1993 Fellini riceve l’Oscar onorario “in riconoscimento dei suoi meriti cinematografici che hanno entusiasmato e allietato il pubblico mondiale”.

Fellini muore il 31 ottobre alle 12. Il giorno prima aveva compiuto 50 anni di matrimonio con Giulietta Masina. L’attrice morirà cinque mesi dopo il marito.

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